Modello DADA
Didattiche per Ambienti Di Apprendimento |
Cos'è DADA | Perchè DADA |
Avviato nell’A.S. 2014-2015 nei Licei Scientifici Statali “A. Labriola” e “J. F. Kennedy” di Roma, il progetto DADA è una sostanziale innovazione pedagogico–didattica e organizzativa, che si pone l’obiettivo di coniugare l’alta qualità dell’insegnamento liceale italiano con la funzionalità organizzativa di matrice anglosassone. Gli istituti funzionano per “aula–ambiente di apprendimento”, assegnata a uno o due docenti della medesima disciplina, con i ragazzi che si spostano durante i cambi d’ora. Ciò favorisce l’adozione, nella quotidianità scolastica, di modelli didattici funzionali a quei processi di insegnamento-apprendimento attivo in cui gli studenti possano divenire attori principali e motivati nella costruzione dei loro saperi. | Il modello DADA nasce dall’idea di valorizzare il buono del nostro sistema educativo, colmare il gap con i best performer europei, migliorare ed incrementare il successo scolastico di ogni studente favorendone dinamiche motivazionali e di apprendimento efficaci per l’acquisizione delle abilità di studio proprie del Lifelong Learning. Il ripensamento della modalità di fruizione degli spazi educativi implica una necessaria fluttuazione da parte degli studenti tra le “isole didattiche”. Tale approccio “dinamico e fluido”, considera gli spostamenti degli studenti buona occasione per l’ottimizzazione dei tempi morti, nei cambi d’ora, e stimolo “energizzante” la capacità di concentrazione come testimoniato da accreditati studi. |
Come | Chi |
La riprogettazione degli ambienti dipende da variabili organizzative e strutturali. Al Liceo Kennedy, ad esempio, i laboratori sono stati integrati nell’orario scolastico in modo da essere, di fatto, parte integrante delle attività curricolari, e le aule sono state corredate da tecnologie 2.0 e 3.0, dotazioni informatiche, multimodali ed arredi modulari per la creazione di un ambiente di apprendimento funzionale a favorire didattiche basate sulla logica costruttivistica, collaborativa ed inclusiva. Gli arredi delle aule, sempre più flessibili e versatili, si prestano a rapide trasformazioni, per adattarsi alla lezione; l’aula viene personalizzata dai docenti e resa confortevole ed ospitale. |
Presupposto indispensabile per il conseguimento degli obiettivi è la condivisione forte, nelle comunità educative degli istituti (docenti, personale ATA, alunni e famiglie), di intenti e prospettive, così da raccogliere con entusiasmo le nuove sfide. La stessa condivisione dell’aula fra docenti e la prossimità fisica con i colleghi dello stesso dipartimento è intesa nell’ottica dell’interazione, della collaborazione e condivisione di idee e di soluzioni funzionali alla didattica, elementi che determinano un forte innalzamento della qualità del lavoro ed una giusta valorizzazione delle singole competenze professionali. Quanto realizzato finora, che non ha determinato costi aggiuntivi per l’Amministrazione, è stato possibile solo grazie all’impegno e all’entusiasmo dell’intera comunità scolastica che ne ha saputo cogliere in prospettiva i benefici e le potenzialità. |
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